Sull’opportunità della riedizione odierna riporto di seguito quanto scrive oggi nel sempre interessante supplemento culturale domenicale del quotidiano economico Il Sole-24 Ore mons. Gianfranco Ravasi, prefetto della Biblioteca Ambrosiana di Milano, in un articolo intitolato “Ragioni bibliche” (p. 42) :
[…] Si tratta, infatti, di un luminoso esempio di concordismo in cui si ammira lo sforzo di far combaciare le attestazioni archeologiche e storiche coi dati biblici in una sovrimpressione di grande suggestione narrativa e affabulatoria (e questo è l’aspetto ancor attraente dell’opera) ma di scarsa attendibilità critica. Attendibilità divenuta ancor più esangue ed estenuata con l’intensa evoluzione dell’investigazione archeologica e dell’esegesi storico-critica dell’ultimo mezzo secolo […].
e ancora:
[…] Una riedizione in verità non necessaria, tenendo conto dell’alta qualità di una più recente bibliografia, anche divulgativa, di settore, capace di impostare in modo ben più rigoroso la questione del nesso storicità-Scritture. […] [Il saggio] di Keller rimane, dunque, solo la testimonianza di una fase particolare, quella in cui si scontravano i furori razionalistici e negazionistici e gli ottimistici fervori apologetici. […]